IL SOGNO MIO DI SCIENZA
Non ha riscontro
il sogno mio di scienza
che bruca e buca
e verminoso espande
di piaghe fetide
sulla mia terra arbosa
che prima era umettata
Oggi è cancrena
e scioglie di bavosa
tutte le pene
ch’erano speranza
di avvenirismo e pace
e di profumi
e i sogni miei
di correre sui laghi
di navigare
E Gianbattista Vico
lasciare la sua dolce creatura
pur di arrivare in fondo
che infonde lo sfondo
di fuochi e di bagliori
di lampi che ribaltano
le tenue oscurità
fatte di notte buia
di stupri e di miserie
ed altre cattiverie che non oso
E avrebbe dovut’essere
riposo.