Pubblicato il 07 ott 2013
Noi siamo le nostre scelte, le nostre indifferenze, le nostre paure. Siamo il nostro quotidiano e non ci indigniamo. Noi siamo il SILENZIO!
Categoria: Poesia
Procida
I sogni di un poeta
Pubblicato il 09 aprile 2013
Noi siamo un’esplosione senza fine.
Evade la mia mente come il vento
come a tornare indietro nella storia
e ripercorro tutto in un momento
fino alla terra che mi generò.
Implodo e mi ribello dal criterio
Non spero più per me di cose belle
Discernere l’agire al desiderio
Non voglio più rincorrere le stelle
Anche se resterò dentro un confine.
Controcorrente implodere e morire
Non voglio più rincorrere le stelle.
Rione Terra
Pubblicato il 19 gen 2013
Il sacco del Rione Terra fu la bestemmia del popolo flegreo. Oggi a distanza di 40 anni io spero ancora che questi miei versi diventino una inutile e anacronistica rabbia verso quel popolo che nonostante tutto continuo ad amare. A tutti coloro che furono costretti all’esodo persino dall’area flegrea e che non fecero più ritorno ritenendo opportuno restare in altre terre, dico di non biasimare la TERRA giacché è l’uomo che opera nella gloria e nel detrimento. Siate fieri della vostra genia.
‘E LEGNASANTE
Napoli
Desiderio
Io posso vedere le stelle del firmamento ma non posso esplorare il mistero della vita. Uomo! Solo quando sarai al cospetto del buio più profondo, dell’abisso senza confini, potrai vedere la luce nel suo splendore. Solo quando ti sarai prostrato ai suoi piedi, e ti sarai svuotato di ogni tuo ego, allora potrai capire cos’è la donna. Donna, donna, sembra il suono di una grande campana DON–NA, DON–Na, che va lontano e non lo puoi fermare. Oppure sembra l’anagramma del DNA, la catena della vita. E la donna è proprio questo, la catena della vita e quando l’avrai capito, tu che sei piccolissimo e che vivi ai piedi della grande montagna, potrai raggiungerla, ma solo per venerarla, perché lei è la donna, lei è la madre, lei è la madonna. È il chiarore della luce eterna, l’immagine visiva della sua bontà, ma quel chiarore ti può accecare se non lo osservi dal buio.
‘O mare
Tempesta
Il mare è mio padre. Tutte le cose vive risalgono dal mare. Il mare trasmette pace, amore, amicizia, risana le ferite, ci nutre ci culla e da ricchezza. Io gli somiglio al mare, forse tutti gli somigliamo, forse per questo che un giorno si vendicherà e ci restituirà tutto il veleno che gli stiamo dando. Il mare parla. Il Mare!