LA MIA ANIMA FLEGREA
Come l’erba che spunta timida e dirompente Come un seme che trasfuga dal vento e tra massi di cemento rivendica il diritto di gemmare così questa mia anima che valica confini inesistenti nell’arido deserto della vita approda in terra flegrea rivendica il diritto di progenie.
A voi che siete nati in questa terra Io mostro il palmo delle mani, il dorso vi invito ad esplorare ad uno ad uno i solchi della vita il mio profilo greco la trama arborea delle vene mie.
Amo i silenzi e il tufo piroclastico mi nutro d’aria se mi reco a Cuma mi inondo dei profumi del Fusaro e ascolto i passi dal profondo suolo.
Fumi e bagliori abissi inesplorati dinanzi a voi il mio grido disperato così sento il richiamo in cerca di radici rinsecchite rivendico il diritto di progenie.
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