Ada Sibilio Murolo
Via B. Cesi 13/C
80127 – Napoli
Gentilissimo Amico De Novellis,
La ringrazio della sollecitudine con cui mi ha fatto dono di una copia della sua raccolta “ ‘E suonne mariuole” che ho molto apprezzata. La ringrazio anche della bella dedica. In essa fa cenno alla mia “attività letteraria”.
È un lavoro che da molti anni svolgo, mi creda, con appassionato fervore ma che non trovo facile specie per quello che riguarda la critica. La critica d’arte è facile, troppo facile,l’arte della critica è un poco poco più difficile.
L’ha detto Libero Bovio e non gli si potrà mai dare torto. Accostarsi all’opera poetica di un Autore con quella umiltà indispensabile è un’arte non facile. Ed è con umiltà piena e sincera che ho letto te sue poesie, riscontrandovi il vibrante e schietto sentimento di napoletanità e la profonda sensibilità d’animo che mi aspettavo, avendo già avuto modo di conoscerla e scambiando con Lei qualche opinione nei nostri sia pur brevi incontri.
Tutti i suoi componimenti sono ammirevoli per quel pizzico di originalità che vi trovi nel trattare temi già sfruttati: l’arte di arrangiarsi, lo sfruttamento dei minori, i subdoli interessi politici e gli illeciti profitti a danno del popolo, da una parte, e l’esasperato spirito di adattamento e di sopportazione del napoletano, dall’altra, e poi il rimpianto per la semplice vita di un tempo e gli angosciosi interrogativi esistenziali: la vita vista come un batter d’ali, un monotono logorìo, una lotta per la sopravvivenza ecc..
Sono componimenti ammirevoli anche per acutezza di osservazione e vivacità e colorito d’immagini.
Ammirevoli soprattutto perché rivelano i moti del suo animo e quello della gente che la circonda che lei coglie nella temperie di una città ,messa a nudo con le sue piaghe antiche.
Particolarmente incisiva trovo “ ‘O mare”, per la suggestione delle voci onomatopeiche e la musicalità onomatopeica del verso stesso,” ‘A torre ‘e ll’ammore”, “Nnammurate”, deliziosamente maliziose, ” ‘A stessa canzone”, amara ma, ahimé quanto sincera!, e il qruppo “Matina”, “L’aria d’’a notte”, “ ‘A matina”, in cui, come le è congeniale, ella, disincantato e sognante, vede la natura partecipe degli umani sentimenti.
Bella e interessante la veste tipografica e preziose le fotografie , aventi funzione di documenti.
Infine ,buona quella certa padronanza del dialetto che si nota in molti termini (sciummo – arricorda – sbotecaummeto – rignenno – smiccea – sulagna – priezza ecc.).
L’Ammiro e le sono amica, mi creda, caro de Novellis e l’esorto a seguire la sua bella ispirazione.
Napoli 4 febbraio 1984
Ada Sibilio Murolo.
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PREFAZIONE ALLA ANTOLOGIA DELLA POESIA NAPOLETANA CONTEMPORANEA 1986
Edizione Flavio Pagano
CIRO DE NOVEILIS: –Nato a Napoli, ove risiede e lavora. – Poeta dialettale.
Il momento della Poesia di CIRO DE NO\TELLIS, offre un panorama d’interessi quanto mai vasto. Le molteplici componenti che caratterizzano la sua poesia: gestualità, ritualità, elemento magico-religioso, senza voler considerare quelli formali e letterari, implicano interventi diversi che vanno dall’antropologia all’etnologia e prevedono io storico delle religioni e il sociologo e spesso anche le scienze psico-analitiche.
È pur al pianeta Napoli che egli attinge. Una Napoli, però, vista da una angolazione diversa da quella da cui siamo abituati a vederla.
Si scopre allora che il linguaggio apparentemente contorto dei De Novelis è il linguaggio più semplice, quel linguaggio che crediamo aver dimenticato, ma che si rivela limpido nella gestualità quotidiana, nelle ritualità religiose, nelle angosce, nelle paure.
È il linguaggio, insomma, di un Poeta non ancora alienato ed allora il buio di una grotta, un albero, la voce di un bambino acquistano il significato del sole, della fertilità, della maternità.
Voce nuova e fascinosa anche nello slancio caldo e sensuale nel cantare l’amore.
Ada Sibilio Murolo